lunedì 29 luglio 2013

la tragedia

una autostrada che faccio spesso e che ho sempre un certo timore di fare, io so la storia che c'è dietro e il perchè "per forza" si è deciso di fare una cosa che "la natura" semplicemente impediva (immaginatevi di salire per 6-7 kilometri cion pendenze anche del 10% e poi di scendere tra curve difficili da affrontare con sequenze a gomiti e asfalto che sul viadotto ha anche piccole rientranze per permettere il deflusso dell'acqua, visto che è montagna che rendono ancora tutto più difficile, e io con la mia macchina quando piove forte faccio fatica reale a tenere la strada).

da wikipedia.

Il tratto da Baiano ad Avellino ovest fu una vera sfida per i progettisti. Si superarono le pendenze limite per le autostrade secondo le norme del tempo, ma l'ANAS e il Ministero dei Trasporti concessero prontamente una deroga. La principale opera fu un viadotto di circa 700 metri quasi totalmente in curva, per metà nel comune di Visciano (NA) e per metà nel comune di Monteforte Irpino (AV). Se questo tratto fu difficile quello immediatamente successivo, dal Valico di Monteforte ad Avellino, fu anche peggio. Bisognava scendere un dislivello di 250 m in poco meno di 5 km. Il percorso è interamente costruito "a mezza costa" sulla parete della montagna. Ci sono numerosi, anche se corti, viadotti, e le numerose curve sono di raggio stretto.
La storia della Napoli-Bari ad Avellino non si limita allo spostamento del tracciato. Fu imposto ai progettisti di prevedere addirittura due caselli nella città. La richiesta sembrò quasi ridicola alla Società Autostrade...

Come sempre la cattiva politica e la voglia di legare una cittidina relativamente piccola (ma piena di politici), di fatto, hanno procurato e procureranno, per quello che è la normale natura delle cose, morti su morti.

Speriamo che il sacrificio di queste persone faccia finalmente capire che quella strada per i mezzi pesanti è semplicemente "insostenibile" allora il loro sacrificio non sarà stato vano.





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