giovedì 21 marzo 2024

nobet

volevo ripartire per mio diletto e fare una specie di diario del mio lavoro indeciso se farlo su una qualche piattaforma social o creandomi un nuovo blog ma qui scrivevo 15 anni fa con costanza, una vita fa, e credo sia questo il posto dove scrivere per me, ci resto affezionato.
magari parlerò anche di bet, di prono, di sensazioni ma sarà qualcosa di diverso, gioco molto meno del resto e soprattutto per "divertimento" vincere o meno diventa quasi secondario e se perdo vabbè (e sarebbe una bestemmia se giocassi soldi veri) mentre vincere da sempre sensazioni assai piacevoli, ma dietro le giocate resta lo spirito di prima, di analisi e di intuito che uno si porta dietro.
L'intuito si può allenare? Penso di si, sicuramente va coltivato e messo alla prova e se da 500 giochi 50 forse lo coltivi cmq.
Ho cambiato il titolo visto che se prima i soldi arrivavano dalle bet lato attivo, "diario quotidiano di un bettista" era aderente alla realtà, ora arrivano dall'essere quotista e quindi "diario quotidiano di un quotista".
Non so se ha senso oggi dire "sono un quotista", per me si ma credo si sia perso molto di quello spirito tra algoritmi e quote asiatiche prese per buone.
In genere oggi nn c'è analisi su niente, le bet storiche sono "fatte dal mercato" mentre per le nuove bet si guarda un poco di statistica e "via", nella convinzione che "se sei disallineato" ti speculano (e ci sarebbe molto da dire sul concetto di speculazione avanzato e nn sull'attuale ma sul futuro o sul valore reale percepito in chi gioca spesso differente e spesso a ragione rispetto alla proposta) ma ne parleremo della speculazione "spazio/tempo" contro cui oggi nn ci sono rimedi avendo fatto una scelta di campo opposta, 
Al posto dei quotisti che seguono e interpretano, hanno messo gli ingegneri che al massimo sanno che la palla di calcio è rotonda e di rugby ovale e che preferiscono il "comparativamente medio è corretto" e che la quota successiva è una incognita da nn anticipare.
Quindi credo ci sia spazio, per giocare (alcuni nuovi tipsters sono bravi devo dire) e ancora più per gestire visto che probabilmente chi gioca ha raggiunto il suo punto più alto e chi gestisce (??) forse il punto più basso e allora con qualche capello bianco in più (ma li ho ancora e molti erano bianchi anche prima) provo a dire la mia, senza presunzione di avere veritò assolute del resto è uno dei campi in cui essere senior vuol dire solo "fare il lavoro da anni" conoscere strumenti e procedure ma quello che si faceva 25 anni nn è quello che si fa oggi, sono mestieri anni luce lontani.
e chiudo con un "olè" come dicevo un mio amico lontano che purtroppo nn c'è più




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