martedì 29 marzo 2011

fuga bidone

il ciclismo lo seguo meno da un pò ma le tattiche sono sempre le stesse credo, una molto semplice è quella di scattare, nelle grandi tappe di montagna, per prendere un pò di vantaggio ben sapendo di non essere in grado di gestire il ritmo dei migliori.
in genere si scatta in pianura o anche in discesa, o sulle prime rampe (le meno dure) e poi praticamente aspetta consapevole la'rrivo dei big conscio di non avere la forza, o la qualità, di restare con il gruppo dei migliori.
oggi la snai, secondo me, ha fatto una operazione simile, avvantaggiarsi e far credere qualche cambio (alla fine l'unica che hanno veramente cambiato e cannato completametamente è il Sassuolo in tutte le altre rubano sull'allibramento tirandosi la x e alzano di poco estremi segno che non hanno preso gioco importante ma hanno modificato a sensazione) consapevole che quando il plotone arriverà non ha più le qualità per poter gestire e si troverà ad arrancare cercando di stare dietro ma come direbbe cassani, prima sarà al gancio..e poi si staccherà..

ma magari è solo una sensazione la mia..

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Diciamo che è la stessa cosa che fanno tanti grandi speculatori nei tanti gruppetti che esistono in giro, muovendo o indirizzando il mercato dove si vuole, oltre che le loro pedine. Caricando pesantemente in uscita con limiti da censura, e condizionando il mercato dei giorni successivi con i polli e i pesciolini tutti a ruota. Ed in chiusura o in giorno di gara, coprirsi e fare tutto verde e dire "ampiamente previsto": è il semplice gioco delle parti.
Saluti

sleeper ha detto...

Condivido. La capacità critica consiste proprio nel capire e saper leggere il gioco delle due parti (book e gruppetti) e approffitare del gioco di entrambi leggendone prima i movimenti.
not easy.