sabato 20 aprile 2013

riporto






I provider italiani dovranno pagare le scommesse vincenti, anche in caso di quota errata, ovvero quando per un errore nell’inserimento sia stata offerta una quota eccessivamente elevata. E’ quanto ha deciso la Commissione per la risoluzione delle controversie sulle scommesse dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sostanzialmente argomentando che ipotesi simili rientrano nel rischio di impresa che si assumono le compagnie di scommesse. La decisione è immediatamente esecutiva, qualora un provider non rispettasse un simile obbligo, i Monopoli potrebbero avviare la procedura per la decadenza della concessione. La questione delle quote errate è al centro di un vivace contenzioso, anche all’estero. In Italia, solo negli ultimi mesi sono insorte diverse controversie. A agosto scorso, sulla questione è intervenuto il Tribunale di Roma che ha accolto però le ragioni della compagnia. In quell’occasione, la quota era stata pubblicata omettendo la virgola, pertanto il 2,65 era diventato 265. Sostanzialmente il Tribunale ha riconosciuto la natura determinante dell’errore e che il provider non avrebbe accettato la giocata a quelle condizioni.




non ci sono se e non ci sono mah..per me è una cosa non giusta semplicemente ma tant'è, la riporto per una funzionalità informativa.




un saluto

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